Un ulteriore strumento di prevenzione del tumore del collo dell’utero a disposizione delle donne che si rivolgono all’Istituto Regina Elena: il co-test, vale a dire pap-test su fase liquida e contemporaneo test virale (Hybrid Capture 2 - HC2) per il rilevamento di papillomavirus umano.
Tale strategia preventiva consente di unire l’estrema sensibilità del test virale, in grado di identificare le donne con lesioni pre-tumorali, alla specificità del pap-test che permette di escludere quelle che (sebbene positive all’HC2) non necessitano di ulteriori approfondimenti.
“L’originalità di questa strategia – dichiara Luciano Mariani, ginecologo oncologo dell’Istituto Regina Elena – sta nel riconoscere, come emerge dalla più recente letteratura internazionale, il ruolo fondamentale del test virale nel percorso di prevenzione. La combinazione dei risultati nei due test fornirà, ...
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