È ormai prassi comune attribuire a farmaci di uso pressoché quotidiano funzioni insospettabili, come il ruolo protettivo dell'aspirina nei confronti di tumori e malattie cardiovascolari. In questo caso, alcuni ricercatori americani sostengono l'efficacia dell'ibuprofene, un comune antinfiammatorio, nella prevenzione di una grave patologia neurodegenerativa, il morbo di Parkinson.
La sperimentazione che sorregge la tesi dei ricercatori dell'Harvard School of Public Health si basa su un campione piuttosto ampio, circa 135 mila persone a cui era stato prescritto il farmaco perché sofferenti a seguito di patologie croniche quali l'artrite. Stando allo studio, pubblicato su Neurology, le probabilità di insorgenza del Parkinson si ridurrebbero addirittura del 40 per cento grazie all'uso di ibuprofene. Nello specifico, un minimo ...
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