In alcune patologie neurodegenerative, per esempio la malattia di Parkinson e Alzheimer le proteine presenti nel fluido cerebrospinale (il liquido che permea e circonda il cervello e il midollo spinale) sono modificate in conseguenza dell’aumento delle condizioni ossidative. Lo afferma uno studio, pubblicato sull’importante rivista The Journal of Neuroscience, che è stato condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Scientifico Universitario del San Raffaele di Milano in collaborazione con l’Istituto Nazionale Neurologico Mondino di Pavia e il KAUST Institute in Arabia Saudita.
I ricercatori si sono concentrati sulla ceruloplasmina (Cp), una proteina che svolge un ruolo importante nel ridurre i danni prodotti dalla presenza di stress ossidativo. Essa, nei pazienti affetti da Parkinson, ha un profilo modificato (più acido) rispetto ai pazienti affetti da altre patologie neuronali e ...
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