Un team di ricerca dell'Università del Minnesota ha scoperto una variante genetica che aumenta l'efficacia del trattamento chemioterapico in caso di leucemia mieloide acuta. Il risultato, pubblicato su Clinical Cancer Research, aiuta a delineare quelle situazioni in cui gli agenti antileucemici potrebbero o meno esercitare la propria efficacia.
Nello specifico, i ricercatori americani hanno studiato gli effetti di un polimorfismo ereditario della proteina CD33, presente nella maggior parte delle cellule leucemiche. Si tratta di un polimorfismo che potrebbe avere effetti clinici sui pazienti trattati con un farmaco chemioterapico specifico, il gemtuzumab ozogamicin (Go).
Sulla base delle loro analisi, gli scienziati hanno individuato tre variazioni genetiche della proteina CD33 in pazienti affetti da leucemia mieloide acuta che assumevano il farmaco, verificando come le variazioni ...
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