Ă ormai documentato che uomini e donne hanno una diversa predisposizione, anche genetica, a sviluppare le malattie dellâapparato cardiovascolare e che lâinfarto ha unâincidenza piĂš alta negli uomini.
âQuesti fattori hanno portato a sottostimare la malattia cardiovascolare nella donna, sia dai clinici sia dalle donne stesse, originando un problema di rilevanza clinica, sociale ed economicaâ, spiega la dott.ssa Paola Centeleghe, responsabile della struttura semplice di Cardiologia Riabilitativa dellâASST Gaetano Pini-CTO. La prevenzione è possibile e doverosa, con un approccio che tenga conto delle differenze di genere, al fine di ottenere una corretta valutazione del rischio cardiovascolare globale e successivamente di permettere una diagnosi tempestiva e una cura corretta.
âSoprattutto è importante â sottolinea la dott.ssa Centeleghe â che le donne per prime prendano coscienza ...
(Continua)
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