Le staminali per il diabete di tipo 1

È possibile rendere invisibili le cellule staminali pluripotenti indotte

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I ricercatori del San Raffaele, coordinati dal professor Lorenzo Piemonti, direttore dell’Istituto di Ricerca sul Diabete (DRI) del San Raffaele, hanno dimostrato come sia possibile rendere invisibili al sistema immunitario le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) e le cellule insulino secernenti (cellule β) da esse derivate, attraverso tecniche di ingegneria genetica.
Un importante passo in avanti nel campo della medicina rigenerativa e dell’utilizzo delle iPSC per la cura del diabete di tipo 1, ostacolato fino ad oggi dalla risposta auto-immune tipica della patologia.
Lo studio, condotto in vitro e in vivo su modelli sperimentali della malattia, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell Reports e condotto in collaborazione con l’Unità di Trasmissione e Evoluzione Virale del San Raffaele e con l’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (SR-Tiget). ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 30/09/2022 15:35:00

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